mercoledì 7 giugno 2006

Il retail si è svegliato ?

La guerra ad oltranza dei prezzi è arrivata al suo epilogo. Non c’è più niente da tagliare. Al convegno dell’ECR-Indicod veniva presentata in pompa magna la “nuova” tecnologia dell’RFID (er ef aidi). Mediante l’utilizzo del EPC (electronic product code) dovrebbe, sostituendo il vecchio codice a barre, portare a consistenti risparmi logistici (intorno all’1% del prezzo di vendita). Nell’attesa spasmodica che questo si verifichi nei prossimi dieci anni, pensiamo a come arrivare fino a là. Purtroppo ancora una volta, i primi ad innovare non sono i nostri, ma sono le multinazionali. Metro in Germania ha già realizzato il negozio prototipo RFID. Carrefour si è spinta nelle promozioni e ha fatto il primo concorso della storia italiana con tre milioni di premi (provato l'anno scorso in Spagna). In un mese ha fatto vincere praticamente tutti i clienti. Sempre Carrefour sta testando nuove tecniche di targeting avanzato, ma di questo parleremo quando saranno disponibili i risultati. Quasi tutti i retailer hanno speso soldi in comunicazione (tirando sul prezzo dei creativi) per trovare l’ennesimo sinonimo di tagliare i prezzi. Sfasciaprezzi, Sbudella sconti, i prezzi dell'anno scorso, no quelli di tre anni fa, anzi noi quelli del secolo scorso. Il risultato, una comunicazione monotona e spesso squallida. I customer, nel frattempo, hanno mangiato la foglia e con cinque tessere in tasca, saltano da una catena all'altra, da una promozione a uno sconto speciale e irripetibile. I prezzi saranno anche fermi, ma quello che aumenta è il livello di confronto, a volte conflitto con i fornitori. Per abbassara ancora di più i prezzi, qualcuno compra l’aglio in Cina e la mozzarella in Germania, ma se provate a vendere un’idea nuova è difficile farsi ascoltare. Eppure il mondo si muove parecchio. Tesco ha aperto a Bangalore un hangar dove lavorano mille programmatori, immaginatevi a fare che.
Avete sentito parlare di Whispering Windows? Bellissima tecnologia di trasmissione del suono. Utilizzando dei supermagneti, che fino a poco tempo fa erano segreto militare, si può trasformare facilmente, in pochi minuti, una grande vetrina in un emettitore di suono dall'efficienza sorprendente. Passando davanti alla vetrina si sente distintamente, magari un bel brano musicale, senza capire da dove venga il suono. Il nostro apparato auditivo, abituato a localizzarea automaticamente la sorgente sonora, rialza la soglia dell'attenzione e l'apparato visivo/cognitivo nota il contenuto della vetrina, che altrimenti sarebbe sfuggito. Con lo stesso sistema si può annullare una gran parte del rumore ambientale, rendendo soft un area particolarmente rumorosa. Pensate a quanti buoni ristoranti avete rinunciato per il troppo rumore. Sempre per restare nel campo del suono ora si può indirizzare in un punto preciso, mediante l'utilizzo di un canale ad ultrasuoni. Chi si trova nella zona target sente perfettamente, mentre le aree circostanti non vengono inquinate dal suono altrui. Quindi si può ormai trasmettere un messaggio di fronte ad uno scaffale, ed un altro a poca distanza senza disturbare il personale che sarebbe altrimenti esposto al messaggio tutto il giorno. In attesa che la vera personalizzazione del servizio sbocci anche da noi, non ci resta altro che incrociare le dita.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Soccia ragazzi,
se qualcuno dei miei amici buyer si accorge del tuo blog hai finito di lavorare ....
per fortuna sono tutti informaticamente analfabeti!

cappuccino

cappuccino
il miglior Illy del mondo?

Shangai pollution

Shangai pollution
dalla finestra di casa mia

formaggi

formaggi
italiani ... assenti