giovedì 26 aprile 2007

Bei Jing

Bei Jing, Pechino nel linguaggio storpiato che dai tempi del fascio ha trasformato Le Champs Elisèes in Campi Elisi.
Beh! Sono arrivato anche io nella capitale dell’impero di Mezzo. Oggi, domenica, in piazza Tien ammen c’era in visita la solita moltitudine di turisti cinesi che ammirava il cambio della guardia ai monumenti e alle bandiere. La solita devozione ai sacri simboli che aveva già stufato la mia generazione, figuriamoci le successive. Ma qui intorno ai palazzi del potere scorre un’intellighentia che da parecchio si è allontanata dai palazzi di casa nostra.
Ogni giorno ne scopro una buona. Premetto che sono un privilegiato, ho scambiato la mia casa sul lago di Como con quella di un artista/editore qui a Bei Jing. La casa è in un palazzo moderno che farà parte di un complesso di 9 che sarà pronto prima delle Olimpiadi. Questo progetto che si chiama MOMA prevede un sistema di costruzione quasi autosufficiente che prende energia per il riscaldamento dal sottosuolo. L’energia geotermica viene da centinaia di pozzi che arrivano a 100 m di profondità e scambiatori di calore, un laghetto artificiale, più giardini pensili per raffreddare con l’evaporazione.
Ma questo progetto, il più grande al mondo per uso abitativo, non è l’unico.
Il governo favorisce questi progetti e dà modo alle tecnologie tedesche e spagnole di trovare spazio e finanziamenti per progetti di superavanguardia.
Il più grande è quello che prevede la costruzione di una città grande come Manhattan di fronte a Shang Hai, tutta costruita sui principi che si stanno sperimentando qui e altrove. Questa meraviglia della tecnica vedrà la luce in occasione dell’Expo mondiale del 2010 sempre a Shang Hai e da questo centro si svilupperà nell’arco dei trenta anni a venire. Cosa vuol dire tutto cio? Vuol dire che qui non si sono dimenticati di progettare il futuro. Noi siamo impegolati in un sistema assurdo in cui i vecchi e gli inoperosi hanno più potere e più voti di quelli che, per il solo fatto di essere nati dopo, devono sobbarcarsene il mantenimento. Ma non possiamo mica farli fuori ! Certamente no, ma per noi il riequilibrio lo farà la storia, come sempre del resto. Bastava una guerra a rimettere in sesto l’economia. I più deboli morivano di stenti, i più facinorosi morivano sui campi di battaglia, lo status quo veniva frantumato e i furbi costruivano nuove ricchezze. Ma qui le guerre non si fanno più, da noi lo stesso effetto lo farà la noia, a poco a poco moriremo di noia guardando la televisione, le partite di calcio, la pubblicità e alla fine rimarranno solo gli immigrati extracomunitari. Quale intellighenzia secondo voi sta progettando il futuro dell’Italia? Il Berlusca? Il Casini? Il D’Alema? Il Fassino? Il Bertinotti? Il MonteZemolo? Tutti insieme? Beh! ragazzi siamo proprio messi male, ci tocca sperare nell’Europa della Merkel!

cappuccino

cappuccino
il miglior Illy del mondo?

Shangai pollution

Shangai pollution
dalla finestra di casa mia

formaggi

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